top of page

Guida pratica 2024/2025 per donne vittime di violenza: come raccogliere e preservare le prove digitali degli abusi subiti

Essere vittima di violenza è un’esperienza devastante e dolorosa, che può lasciare segni profondi, non solo fisici, ma anche emotivi. Oggi, con l’aumento dell’uso dei dispositivi digitali, molte forme di abuso e violenza si manifestano o lasciano traccia proprio su smartphone, computer e piattaforme online. Raccogliere e preservare queste prove digitali può essere cruciale per denunciare gli abusi e proteggersi legalmente.

 

Se ti trovi in una situazione di violenza, ecco una guida pratica su come documentare e conservare in modo sicuro le prove digitali degli abusi.

 

1. Capire cosa costituisce una prova digitale

Gli abusi non avvengono solo di persona. In molti casi, si concretizzano tramite messaggi di testo, email, chiamate, social media o addirittura attraverso il monitoraggio e il controllo digitale. Ecco alcuni esempi di prove digitali che potrebbero essere utili:

 

Messaggi minacciosi o offensivi ricevuti via SMS, WhatsApp, Messenger o altre app di messaggistica.

Email intimidatorie o ricattatorie.

Chiamate o messaggi vocali che contengono minacce o molestie.

Commenti sui social media, foto o post denigratori, diffamatori o imbarazzanti.

Tracce di monitoraggio digitale, come l’installazione non autorizzata di app di localizzazione o spionaggio.

Tutti questi elementi possono costituire prove fondamentali, ma per essere utili in sede legale devono essere raccolti e conservati correttamente.

 

2. Non cancellare nulla

La prima regola è semplice: non cancellare nulla. Anche se i messaggi o le email possono essere dolorosi da rileggere, è fondamentale conservarli nella loro interezza, senza modificarli o eliminarli. Le prove digitali, infatti, devono essere integre per poter essere considerate valide in tribunale. Cancellare o alterare i messaggi potrebbe compromettere la loro validità.

 

3. Fai degli screenshot

Gli screenshot sono uno dei modi più semplici e rapidi per documentare le prove digitali. Scatta foto di:

 

Messaggi di testo e chat.

Email minacciose.

Conversazioni sui social media.

Ricorda di includere nei tuoi screenshot informazioni rilevanti come la data, l’orario e il nome del mittente. Se possibile, scatta più immagini per catturare l'intera conversazione e non solo singoli messaggi.

 

4. Salva e fai il backup delle prove

Conservare le prove in un unico luogo non è sicuro, soprattutto se il dispositivo potrebbe essere controllato dall'abusatore.

Ecco alcuni consigli per mettere al sicuro i tuoi dati:

 

Salva le prove su una memoria esterna, come una chiavetta USB o un hard disk esterno, e conservali in un luogo sicuro.

Fai il backup su un servizio cloud sicuro, protetto da una password complessa. Servizi come Google Drive, Dropbox o iCloud possono essere utili, ma assicurati di mantenere l'accesso privato.

Crea copie multiple delle prove, in modo che se un dispositivo viene perso o distrutto, tu abbia comunque accesso ai file.


5. Registra le chiamate e le conversazioni

Se ritieni di ricevere minacce o abusi via chiamata, in alcune giurisdizioni è legale registrare le conversazioni, purché tu ne sia consapevole. Ci sono diverse app che ti permettono di registrare le chiamate, come “Call Recorder” o “Rev Call Recorder”.

 

6. Documenta ogni cosa in un diario

Un diario degli abusi può essere una risorsa preziosa. Oltre a raccogliere prove digitali, annota dettagli importanti come:

 

Data e ora degli episodi di abuso.

La descrizione dell’evento.

Testimoni, se presenti.

Qualsiasi comportamento sospetto, come la sensazione che il tuo dispositivo sia monitorato o che qualcuno stia controllando i tuoi movimenti online.

Questo tipo di registrazione dettagliata può aiutarti a ricordare eventi specifici e a dare maggior contesto alle prove digitali raccolte.

 

7. Attenzione ai software spia

Se sospetti che il tuo abusatore stia monitorando il tuo telefono o computer, potresti essere vittima di spyware o software di controllo. In questo caso, evita di raccogliere prove direttamente sul dispositivo sospetto e utilizza invece un altro telefono o computer per proteggere i tuoi dati. Cambia regolarmente le tue password e utilizza l’autenticazione a due fattori per migliorare la sicurezza dei tuoi account.

 

8. Conserva le prove in modo legale

Una volta raccolte le prove, è fondamentale assicurarsi che siano conservate in modo da essere considerate valide legalmente. In alcuni casi, potrebbe essere utile rivolgersi a un consulente legale o a un esperto di informatica forense che possa aiutarti a preservare l’integrità delle prove. Ad esempio, in alcuni casi le autorità richiedono che le prove siano conservate con una catena di custodia appropriata per essere ammesse in tribunale.

 

9. Chiedi aiuto

Raccogliere e preservare prove digitali è solo un passo verso la tua sicurezza. È essenziale che tu non affronti questa situazione da sola. Rivolgiti a un avvocato, a un centro antiviolenza o a un consulente esperto in crimini digitali. Esistono organizzazioni e professionisti che possono offrirti assistenza pratica e legale, aiutandoti a prendere le decisioni migliori per proteggerti.

 

Documentare e conservare le prove digitali degli abusi subiti può sembrare un compito difficile, ma è un passo cruciale per ottenere giustizia e mettere fine alla violenza. Non esitare a chiedere aiuto e proteggi te stessa raccogliendo le prove in modo sicuro e accurato. Ricorda: non sei sola e ci sono risorse pronte a sostenerti lungo il cammino verso la libertà.

Yuri Lucarini Informatico Forense – Criminologo



 
 
 

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page